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L’innovazione che fa crescere: l’high-tech secondo GELLIFY
L’innovazione che fa crescere: l’high-tech secondo GELLIFY
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Come si evita di perdere il ritmo con i mutamenti tecnologici?Cosa chiedono in particolare le imprese emiliano-romagnole?Il digitale cambia alla radice il modo di produrre?
Gianluca Giovannetti, Direttore Generale di GELLIFY, risponde a il Corriere della Sera di Bologna.
Come si evita di perdere il ritmo con i mutamenti tecnologici?
“Progettando e prevedendo. Oggi possiamo dire di essere la prima piattaforma di innovazione globale b2b.
Siamo un ecosistema che connette aziende e tecnologie innovative: connettiamo investitori, finanziarie, imprese innovative, studenti e tutti i tasselli della filiera industriale dell’innovazione.
Investiamo nelle soluzioni più avanzate fondendo competenze finanziare e tecnologiche. Aiutiamo le aziende a disegnare la loro agenda di innovazione attraverso consulenze o proponendo prodotti software”.
Cosa chiedono in particolare le imprese emiliano-romagnole?
«Non ci sono specificità territoriali ma, essendo questa una regione a forte vocazione manifatturiera, è molto diffuso il tema della servitizzazione: trasformare i prodotti in servizi aiuta a rendere più qualificato e profittevole il modello di business. È un’esigenza che non riguarda solo le grandi imprese ma anche quelle che fatturano tra i 30 e i 50 milioni».
L’industria digitale in Italia è ancora molto giovane, deve crescere per poter realizzare le occasioni del Pnrr. Qualcuno deve poter soddisfare la domanda crescente di tecnologia.
In quest’ottica, GELLIFY ha delle ambiziose prospettive di crescita: “Come gruppo occupiamo 250 persone, la maggior parte a Bologna e Milano. Altri tra Spagna e Dubai.
Vantiamo una crescita del 100% anno su anno. Grazie ai nostri investimenti in 50 realtà contribuiamo allo sviluppo di altri 800 posti di lavoro per un giro d’affari che nel 2022 raggiungerà 100 milioni di ricavi.”